Perché hai deciso di lanciare una campagna di crowdfunding su Musicraiser?
Perché sentivo di avere un progetto di valore in cui c’era finalmente molto di me. Sapevo che questo mio lungo lavoro di preparazione, negli anni, era stato seguito dalle persone che sono sempre venute ai miei concerti e si sono interessate al mio futuro musicale perciò, con il disco giusto in mano, ho deciso che era il momento di coinvolgerle e farmi aiutare. Con la giusta dose di rischio.
Che aspettative avevi prima di lanciare il tuo progetto su Musicraiser?
Per quanto fossi ottimista, sicuramente più basse di quanto poi abbia dimostrato il risultato in termini di partecipazione. Speravo di raggiungere il mio obiettivo, ma non pensavo a un ritorno di coinvolgimento e attenzione, non solo da parte dei fan, così grande.
Quali sono gli ingredienti principali per realizzare una campagna di successo?
Forse quelli che valgono anche per la musica: sostanza e sincerità. Se c’è cura in quello che fai e lo comunichi con lo stesso amore le persone ripondono.
L’aspetto più divertente della creazione di una campagna Musicraiser?
Non essendo bravissima a parlare davanti a una camera, mi sono messa a pensare a modi alternativi di realizzare video di presentazione e ringraziamento ed è stato molto divertente. In un certo senso essere costretti a trovare una linea comunicativa efficace ma spontanea è stato stimolante.
Cosa consiglieresti ad un artista che deve realizzare una campagna Musicraiser?
Consiglierei di porsi in modo creativo anche nei confronti della campagna, di considerarla come un’appendice del suo progetto musicale. E di cercare un contatto diretto, anche se sui social, con le persone che desiderano coinvolgere, di farle sentire parte della sua avventura.
L’ultima canzone che hai ascoltato?
Stamattina Àguas de Março di Jobim
Un concerto che vorresti rivivere?
Stevie Wonder all’arena di Verona, D’Angelo con il tour di Black Messiah
Cosa pensi dell’industria musicale di oggi?
Penso che spesso abbia rinunciato a una funzione di proposta culturale, che non prenda molti rischi.
Il tuo hobby quando non scrivi canzoni
Mi piacerebbe avere tempo per gli hobby. Tantissime cose mi appassionano, ma dovendo scegliere appena posso mi immergo nella lettura.
Con quale artista ti piacerebbe suonare?
Se posso proprio fantasticare liberamente dico Stevie Wonder.
Il piatto a cui non potresti mai rinunciare?
Il gelato e la polenta.
Gin Tonic o Birra?
Gin tonic
Se decidessi di partire domani, dove andresti?
In Africa
Qual è la prima cosa che fai appena ti svegli?
Lotto con mio figlio per vestirlo.
Libro sul comodino?
Ne ho tre: “La laringe umana”, “Critica della voce” di F. Forges e “Negli occhi di chi guarda” di Malvaldi.
Se fossi un animale quale saresti e perchè?
Mi piacerebbe essere un cervo per la sua eleganza, la capacità di perdere la sua parte più solida e aspettare che ricresca, per il significato simbolico che l’uomo gli ha attribuito.
Di cosa hai paura?
Del giudizio, di sbagliare.
La cosa più inutile che tu abbia mai acquistato
Un appoggia-telefono di legno.